Differenze tra le versioni di "Pramno"
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« ...per loro mescolava formaggio e farina d'orzo e miele verde con il vino di Pramno » |
(Omero, Odissea, X, 233-234) |
Il pramno (o pramnio) era un vino proverbialmente noto per la sua finissima qualità e per le proprietà curative, di cui si fa cenno nell'Iliade e nell'Odissea.
Ateneo di Naucrati utilizza il termine in maniera generica per riferirsi a un vino rosso corposo, invecchiato, di buona qualità.
Origini e caratteristiche
Utilizzato come dono di ospitalità (xenia), era prodotto soprattutto nell'isola di Lesbo[1] ma anche nella città di Smirne e nell'isola di Icaria. Secondo Omero era prodotto nella terra di Pramnos che era probabilmente una zona montuosa della Caria[2] (attuale Turchia) o la vicina isola Icaria (Grecia).
Era un vino corposo, dolce e molto profumato (ανθοσμίας, anthosmias).
Iliade ed Odissea
Nell'Illiade Nestore lo miscela a formaggio e cipolle per formare un cataplasma da applicare sulle ferite del medico Macaone .[3]
Il vino, mescolato a droghe, fu offerto dalla maga Circe ai compagni di Ulisse nell'Odissea di Omero prima di trasformarli in porci.
Note
- ↑ Johnson Vintage, The Story of Wine, Simon and Schuster, 1989. p. 44
- ↑ Homer[non chiaro], Vincenzo Monti, Arnaldo Bruni L'Iliade di Omero Ed. Salerno, 2004 ISBN 8884024412, 9788884024411
- ↑ Iliade, XI 638-641